Raggiungere il primo posto sui motori di ricerca
Vincere il campionato su Google
Arrivare sulla prima pagina non è riservato solo ai siti facoltosi, importanti, che hanno montagne di soldi da spendere.
Ormai sta diventando un pallino fisso di molte aziende, quello di arrivare in cima alla vetta, quello di arrivare sulla prima pagina come se tale prima pagina fosse l’eden del mercato online digitale.
Un tempo esisteva la corsa all’oro, la cosiddetta fame dell’oro…arrivare perché le voci di molti sparse nel mondo facevano credere di poter diventare ricchi trovando pepite enormi d’oro, arrivando primi sul territorio vincendo su tutti.
Se prima di SEO se ne sentiva parlare poco, pochissimo, ora sono tutti SEO, la maggior parte del “professionisti” spuntati come funghi si spacciano per veri e propri maghi del web, garantendo il primo posto in breve tempo.
Mi piacerebbe scoprire la ricetta miracolosa che divulgano nelle loro campagne pubblicitarie, scoprire la loro ricetta magica, come garantendo di dimagrire 7 kg in 7 giorni, oppure far crescere capelli ai calvi in una settimana, e chi è della mia età di gente del genere nelle pubblicità degli anni 80/90 ne abbiamo sentiti parecchi.
Parliamoci chiaro, non si vince il campionato di calcio in un mese, non si vince il moto mondiale in una gara, non si ottengono risultati di vendite in poco tempo.
Chi vi illude con queste fandonie o è un mago ( ed io di asini che volano ancora non è ho visti) oppure non hanno nemmeno in mente bene cosa sia un SEO Specialist.
Arrivare primi su Google poi non è una certezza matematica almeno non si spendano migliaia se non centinaia di migliaia di euro / dollari in google Adwords, certi di arrivare primi, ma li sono bravi tutti come basta pagare.
Certo paghi per risultare primo forse e solo dopo che un SEM (ossia chi gestisce le campagne a pagamento) abbia centrato quelle parole chiavi in maniera oculata visto i costi stratosferici del cpc (costo per click), per inserirti nei primi posti, spendendo chissà quanti soldi, che poi al lato pratico conviene?
Cio che non ti si dice sulle campagne Adwords
Le campagne su Goggle a pagamento sono formidabili, arrivi per essere primo, in poco tempo, ti fai vedere, la gente compra, tutto bellissimo.
Ma dov’è la fregatura?
Beh non pensate che sia tutto oro quel che luccica, vi siete mai fermati a pensare quanto realmente incassate togliendo i costi della vostra attività, i dipendenti, le spese ordinarie e straordinarie, bene sicuramente lo fate tutti i giorni, ottimo penserete, ma continuerete a pensare se con Google posso essere primo sui miei competitors farò ancora più soldi.
Avete assolutamente ragione, ma tutto a un prezzo sopratutto nel business, ragionare solo in termini di campagne a pagamento su Google vi porterà inizialmente una notorietà strabiliante, tutti vi conosceranno, ma se non assoldate un SEO con due “palle” farete la fine degli artisti “meteora” che dopo un boom iniziale altissimo verrete messi subito dopo nel dimenticatoio del web, con il contro che dovrete migliaia di euro o dollari a Google.
Non vi fate abbagliare dalla fame dell’oro, non esiste il vincere facile!
Non fidatevi ne anche di chi fa di tutto per creare SEO perfette, pagine perfette, semantiche gerarchiche perfette, perché se poi il fantomatico SEO non si documenta tutti i giorni ed analizza il mercato del web tutti i santi giorni, appena Google decide di rimescolare le carte, finirete inesorabilmente nei meandri nascosti di google.
La SEO è una materia che si impara nel tempo.
Non ci si improvvisa su nessun lavoro, o lo si fa da tempo oppure SEO senior non lo sei.
Un tempo esistevano i commerciali su strada, il web non esisteva, esisteva solo il porta-a-porta, farsi km e km di asfalto a piedi, telefonate sentendosi dire NO a tutto spiano cercando per la legge dei grandi numeri, un SI nascose negli angoli più sperduti.
Questi anni erano fino agli inizi del nuovo millennio, gli e-commerce non esistevano, a mala pena i siti web funzionavano, se in Italia ti chiedevano che lavoro fai e gli si diceva lavoro con i computer, ti guardavano come “falliti” perché i lavori “veri” erano altri, non di certo guardare uno schermo.
Io sono stato proprio uno che ha visto nel computer un’evoluzione nel tempo, credendo che tutto immondo legato al “silicio” avrebbe portato un evoluzione planetaria su ogni campo.
Il commercio si è evoluto si è passati dal porta a porta al sedersi al computer e divulgare il proprio “verbo” via web, ma dal salto vero e proprio ne sono passati di anni.
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