Tutti i segreti Macigi della Vendita online
Vuoi conoscere i segreti più profondi della vendita online, continua a leggere il mio aricolo.
Un’azienda decide di promuovere sui media tradizionali (radio e televisione) una campagna per un prodotto dolciario facendo riferimento anche al suo sito web, è una situazione che accade continuamente ma gestita in maniera errata in quanto l’unico collegamento tra lo spot e la presenza digitale è data dal nominare l’indirizzo web dell’azienda, il più delle volte quello della homepage. Con piccole accortezze si potrebbe ottenere una pubblicità sicuramente più proficua.
Primo, nello spot dovrebbe essere specificato l’URL diretto ad esempio miosito.it/offerta, secondo questo URL deve poterlo conoscere solo chi ha ascoltato lo spot pubblicitario.
Se miriamo in questo modo lo spot, possiamo monitorare i risultati di una campagna pubblicitaria su mezzi di comunicazione tradizionali, stabilire una continuità comunicativa tra due canali (media tradizionali e digitali), prolungare gli effetti dello spot televisivo o radiofonico anche per diversi giorni o anche mesi, dopo che lo spot ha smesso di essere trasmesso, tramite il remarketing.
Attraverso l’utilizzo di Google Analytics, potremmo misurare quante persone hanno realmente approfondito andando sulla pagina in questione dopo aver ascoltato lo spot, partendo dal fatto che l’URL in questione sia stato raggiungibile solamente dalle persone che hanno visto lo spot in televisione oppure sentito per radio, potremmo quindi valutare il Key Performance Indicator, che ci interessano, inoltre sempre su Google Analytics, potremmo creare un segmento specifico basato sul traffico di quell’URL, potendo anche associare una campagna di remarketing specifica solo per quelle persone che l’hanno visualizzato.
Ciò che ho appena descritto può essere applicato a tutte le campagne efficaci per qualsiai prodotto o servizio.
Abbiamo molti modi per indagare meglio l’andamento dei nostri prodotti, studiando a fondo le statistiche generate da Google Analytics, potremmo quindi valutare l’andamento del progetto, osservando se troviamo picchi di traffico in determinati periodi dell’anno, magari andandoli poi a confrontare con lo stesso periodo di anni precedenti, tenendo poi in considerazione del periodo dell’anno analizzato (festività, stagionalità ecc.), scoprire se ci sono pagine strategiche o categorie di prodotti negli e-commerce che per i KPI del progetto hanno un valore specifico alle altre, gestire le fonti in maniera univoca, per vedere se alcune di esse producono traffico di maggior qualità rispetto alla media, vedere se ci sono micro conversioni, ed infine raccogliere informazioni per creare nuove Search Personal in base agli obiettivi. Per ottenere tutti questi punti dovremmo abitualmente recarci su Google Analytics, reperendo informazioni importantissime per qualsiasi campagna AdWords, aiutandoci sia a progettare nuove campagne, sia a promuovere il progetto nei confronti di persone che ancora non lo conoscono sia a impostare una strategia coerente di remarketing.
Per avere una panoramica non dovremmo solo andare ad analizzare il traffico organico o il traffico a pagamento, ma dovremo analizzare tutti i dati, indipendentemente dalla fonte, isolare il comportamento degli utenti giunti al sito tramite motore di ricerca è particolarmente utile, in quanto probabilmente la maggior parte del traffico su AdWords verrà investito per avere traffico dal motore di ricerca.
Altro punto fondamentale è quello di essere certi della continuità dei dati che andiamo ad analizzare, questi dovranno avere un senso rispetto a ciò che stiamo per promuovere. Ad esempio se abbiamo effettuato un cambio di posizionamento nel mercato, questo può inquinare l’analisi del prodotto in questione, ad esempio come ristoranti o bar che hanno svolto importanti opere di ristrutturazione, facendo passare parecchio tempo dal promuoversi, come ad esempio ristorante di passaggio passando a ristorante di alta cucina, oppure nel caso di un e-commerce che fino ad oggi opera nel B2B ma che vuol passare al B2C, in entrambi i casi l’analisi restituirebbe una fotografia del passato inutilizzabile per il presente e sicuramente per il futuro, perché i dati si riferiscono a un target diverso da quello che vogliamo analizzare.
Quindi i dati che consideriamo magici per la nostra vendita online sono riportati dalle statistiche da Google Analytics e Google Search Console, particolarmente pregiate sia perché ci raccontano del singolo progetto, mettendo in evidenza i punti di forza e criticità, e sia perché non sono di dominio pubblico e quindi costituiscono un vantaggio competitivo da capitalizzare.