Manuale uso e manutenzione: fai da te sulle nostre moto
In questa guida tutti i consigli che si possono dare…
COME INIZIARE
Una buona lettura fa sempre bene.
Questa vuole essere solo una guida di lettura e di riflessioni, sono consigli assolutamente personali, non sono un meccanico ma un appassionato di motociclette e della sua componentistica da anni, non mi ritengo responsabile di qualsiasi danno e/o malfunzionamento delle vostre motociclette o qualsiasi parte meccanica e funzionale.
Quando il best seller da divorare in una notte è il libretto d’uso e manutenzione, quel manuale così ben nascosto sotto la sella della nostra nuova moto.
Questa guida è da tenere a mente per muoversi in sicurezza sicurezza evitando pericolose rotture e guai in generale.
La sua consultazione è anche fondamentale per iniziarvi al sottile piacere della manutenzione.
Non abbiate paura, leggendo passo passo passo, riusciremo a tenere sotto controllo l’efficienza della nostra moto.
Cominciamo col dire che non serve una attrezzatura costosa o un set completo di chiavi o di cacciaviti, leggendo il manuale di manutenzione, si saprà quali necessitano per la manutenzione sulla vostra moto.
E’ fondamentale però acquistare utensili di qualità evitando così di rovinare la sede delle viti, non tanto per il lato estetico, ma sopratutto per ritrovarsi ad avere difficoltà nello smontare e togliere una vite o un bullone.
I MATERIALI NECESSARI
Prima di iniziare le operazioni verificate di avere a disposizione tutto il materiale necessario al nostro corso “basico”: un pennello, del petrolio bianco, una vaschetta in materiale plastico, una tanica in polietilene, un calibro a corsoio, una confezione di guanti monouso in lattice o, meglio, in nitrile (azzurro-verdi, più resistenti ai grassi), un tappo per non far entrare l’acqua nel silenziatore, un rotolo di carta assorbente, una spugna, e magari un sapone delicato per le motociclette ed un secchiello.
Dotatevi di un tester elettrico di buona qualità, 4 giraviti misti (taglio e croce), una serie di chiavi a forchetta (ad esempio per le moto giapponesi le misure da 8, 10, 12 e 14 mm), tre di chiavi a T (fisse o snodate, come preferite), una chiave dinamometrica con la forza di montaggio dedicata alla vostra moto e gli inserti a bussola o a brugola necessari (ad esempio le misure 12, 14, 17, 19, 24, 27 mm per gli esagoni e 6 ed 8 mm per le brugole).
Per le bussole da preferire sempre le esagonali al posto delle poligonali, meno “rapide” da accoppiare alle viti ma più rispettose degli esagoni.
TUTTO QUELLO CHE SERVE PER…
la pulizia
– pennello
– petrolio bianco
– vaschetta di plastica
– tanica in polietilene
– guanti monouso in nitrile
– tappo per l’impianto di scarico
– rotolo di carta assorbente
– sgrassatore
– shampoo moto
– spugna
– secchiello
totale 45 euro
le regolazioni
– multimetro, tester elettronico
– calibro a corsoio
– 4 giraviti misti
– chiavi a forchetta e a T
– chiave dinamometrica
– inserti a bussola
totale 230 euro
IL LAVAGGIO DELLA MOTO
Prima di tutto pensiamo a lavare la nostra motocicletta.
Tutti lo devono fare, però, non fosse altro perché lavare la moto è sempre “utile”: fondamentale è controllare quei particolari che servono per la nostra sicurezza di guida (pneumatici, pastiglie e tubi freni, viti allentate, livello dell’olio del motore, livello del liquido di raffreddamento, la tensione della catena di trasmissione) .
Tappato l’impianto di scarico e, se non protette, sigillate con plastica e carta le prese d’aria o gli alloggiamenti dell’antifurto immobilizer, iniziamo con il lavaggio.
Alla base della manutenzione c’è sicuramente quello di usare prodotti non aggressivi per la vostra moto, per le parti, come ad esempio ingranaggi, catena di trasmissione, tubi e tanto altro.
Fare manutenzione è importante, ma lo è sicuramente ancora di più evitando di creare rotture e problemi “gratuiti”.
Se è necessario aiutatevi con un pennello per smuovere lo sporco. Effettuate quindi un primo risciacquo e bagnate la moto: per tutto il lavaggio è sempre preferibile il tradizionale tubo in gomma per l’acqua al posto di idropulitrici o simili.
Insaponate la moto con lo shampoo neutro e la spugna morbida, passate ora ad un risciacquo.
Se usate un idropulitrice, cercate di non avvicinarvi troppo con il getto alla moto, altrimenti potreste creare danni.
IL getto dell’idropulitrice “spara” il getto d’acqua ad una pressione troppo elevata !
Le macchie di catrame si tolgono con olio di oliva, quelle di resina con alcool: dopo aver rimosso le varie macchie, ricordatevi di sciacquare bene con sapone dedicato per le motociclette.
(prima di iniziare a togliere le macchie su grandi quantità, ma in generale prima di passare diluenti o qualsiasi altra cosa, provate su un angolino per verificare che le vernici non si rovinino)
Alla fine del lavaggio asciugate al meglio le parti verniciate e quelle cromate con una pelle sintetica, poi accendete la moto ricordandovi di togliere il tappo dallo scarico.
Accendere la moto è importante per asciugare bene tutte quelle parti nascoste della vostra moto.
Pulite le superfici scorrevoli della forcella con della carta: specie se si utilizzano pastiglie freno sinterizzate, la rimozione della sporcizia dagli steli della forcella è basilare per evitare di rigare le canne della forcella e rovinare i para oli.
Pulite i dischi dei freni, per togliere sporcizia: basta un po’ di carta assorbente leggermente bagnata con del contact cleaner – brake cleaner o anche del semplice diluente nitro per vernici, da passare su tutte le superfici dei dischi.
PULIZIA E REGOLAZIONE DELLA TRASMISSIONE FINALE
Prima di iniziare il lavaggio è meglio pulire la catena utilizzando del petrolio bianco, non usate altri solventi, possono rompere gli o-ring, ossia le guarnizioni in gomma interne della catena.
La pulizia della catena va fatta a motore spento
Smontate il coperchio del pignone, facendo attenzione agli eventuali sensori di velocità ed asportate la maggior parte dei residui di sabbia e grasso da tutti i punti.
Lavate la catena semplicemente pennellandola con il petrolio, lasciando sgocciolare i residui in una bacinella di acciaio. Pulitela da tutti i lati fino a che non appaia in condizioni ottimali: raccogliete sempre i residui nella tanica in polietilene e portateli, quando necessario, ad un centro di raccolta degli oli usati.
A lavaggio completato, asciugatela con della carta scottex.
Una volta asciugata, dobbiamo tendere la nostra catena di trasmissione.
Su nostro libretto uso e manutenzione, abbiamo la procedura corretta per tendere la catena, mi raccomando non tiratela troppo ne troppo poco, dovete attenervi a ciò che è scritto sul libretto.
Spesso è necessario allentare la vite di tenuta del perno del forcellone, regolate di volta in volta i due registri posti sul forcellone allontanando il perno ruota per tendere la catena.
Se invece avete il monobraccio, ricordatevi che la vite di tenuta, generalmente si svita in senso orario, in ogni caso leggete molto attentamente il vostro manuale d’officina evitando così problemi gravissimi legati allo smontaggio.
Prima di serrare, inserite un cacciavite tra la corona e la catena, in alto e fate girare la ruota all’indietro: in questo modo il perno del forcellone si appoggia ai registri e si allinea.
Verificate la corretta posizione dei registri e, se la tensione è risulta corretta serrate il perno alla coppia prescritta ed in ultimo, se necessario, serrate i registri.
Dopo aver “tirato” la catena di trasmissione dovrete lubrificarla spruzzando appositi spray all’interno della catena, non all’esterno altrimenti una volta messo in moto la motocicletta, il liquido verrà “lanciato” verso le gomme ed intorno alla vostra moto.
Nono sarebbe bello dover rilavare tutta la moto da capo.
CHECK-UP ELETTRICO
Se la moto è rimasta ferma controllate con il tester la vita della batteria.
Una batteria da 12V nominali deve avere, a riposo, una tensione effettiva compresa tra i 12,1 ed i 12,9V, altrimenti va ricaricata.
Molto utili per allungare e, al limite, rendere infinita la vita della batteria, sono i caricabatteria-manutentori di carica, da lasciare sempre collegati alla moto in ogni pausa.
In questo modo, quando la moto rimane ferma, la batteria viene mantenuta sempre alla tensione ottimale, evitando di farla invecchiare o, al contrario, di farla surriscaldare cosa che fa normalmente un sistema di ricarica della batteria di tipo tradizionale e non computerizzato.
CONTROLLI AGLI PNEUMATICI
Da effettuare con regolarità, al massimo ogni 15 giorni.
La pressione dei pneumatici varia al cambiare della temperatura esterna: se l’ambiente si scalda sale la pressione, quando fa freddo scende.
La perdita di pressione degli pneumatici, inoltre, è un effetto fisiologico.
Per controllare la pressione, da fare preferibilmente a temperatura ambiente, meglio affidarvi ad un vostro manometro digitale personale, oppure le fate controllare al vostro gommista, i manometri dei benzinai possono essere inaffidabili.
Prima di gonfiare i vostri pneumatici, controllate sempre bene lo stato d’usura, non devono essere presenti anomali ne sul fianco interno ed esterno che lungo il battistrada.
Per verificare se l’usura è troppo evidente, nel disegno del battistrada ci sono dei piccoli spessorini di gomma, se questi sono a livello del battistrada, vuol dire che gli pneumatici sono da sostituire.
Non pensate che avete ancora del battistrada, perché arrivati a quel punto, gli pneumatici potrebbero scoppiare, ricordatevi che hanno una pressione molto elevata.
Per i pneumatici da turismo la tenuta può diventare meno efficiente quando il battistrada ha ancora 0,5 mm di distanza dagli indicatori stessi.
CONTROLLI AI LIVELLI E VERIFICHE FINALI
La fine del lavaggio, mentre si attende che la moto si asciughi completamente, può essere l’occasione per verificare i livelli dei fluidi, come olio freni e altri liquidi.
Il livello dell’olio freni va verificato con la moto in posizione quanto più possibile orizzontale: deve sempre essere presente un volume di aria per compensare le dilatazioni del fluido sotto al sole e per permettere un funzionamento ottimale della pompa.
Il livello del liquido di raffreddamento, a motore freddo, deve essere sempre compreso nel serbatoio d’espansione tra le tacche di minimo e massimo.
Verificate se ci sono delle perdite, controllando i tubi, se notate delle variazioni di livello.
La pompa del sistema di raffreddamento ha un foro-spia: se da questo foro fuoriesce olio motore vuol dire che la tenuta lato ingranaggio è da sostituire, se esce liquido di raffreddamento la danneggiata è l’altra.
Attenzione: a caldo la pressione e la fluidità di olio ed acqua di raffreddamento sono molto più alte che a moto fredda, quindi le perdite sono più copiose in movimento!
Il livello dell’olio motore va verificato in base alle specifiche del Costruttore, verificando secondo quanto riportato sul manuale uso e manutenzione della vostra moto.
Ultimi check: il serraggio della bulloneria, sempre con la chiave dinamometrica, e la verifica dei tubi freno.
Questi condotti riportano una data di produzione stampigliata ed una scadenza indicata nel piano di manutenzione.
Anche in questo caso verificate l’assenza di screpolature.
Un occhio anche al consumo delle pastiglie freno. Sono dotate di dentini o tacche per il controllo dell’usura e vanno sostituite quando queste sono allo stesso livello del disco.
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Ciao Lorenzo