Nel mondo ormai digitalizzato siamo ricchi di metodi pagamento su Internet, all’inizio ci si fidava poco avendo la possibilità solo di utilizzare la carta di credito, per non parlare poi agli albori della mancanza di protezioni più o meno efficaci.
Chi continua a dire in Italia che con il digitale non ha niente a che fare, vorrebbe dire, non utilizzare cellulari, computer, tablet, non usare le auto ricche di tecnologia, non utilizzare il tesserino sanitario che ha un cip per connettersi alla rete, addirittura non avrebbe nemmeno un conto in banca.
Volendo o no, se si vuole vivere nel mondo contemporaneo, bisogna per forza far parte della Rete Digitale, altrimenti tutti su isole deserte.
Al giorno d’oggi invece la protezione dei dati personali, non chè le infinite possibilità di cquisto online, ci farebbero ben sperare sull’affidabilità della protezione dei nostri conticorrenti.
A mio parere non acquisterei in ogni caso sul web utilizzando direttamente la mia carta di credito, infatti utilizzo altre forme di pagamento dove appoggio o la mia carta o il mio conto corrente, affidandomi a intermediari per effettuare i miei acquisti.
Andiamo a vedere quali siano i metodi usati su Internet per effettuare i nostri acquisti.
Partiamo da una considerazione, tutti i produttori di smartphone stanno sviluppando ed adottando i loro prodotti per favorire l’utilizzo del pagamento digitale.
Vero è che anche le Banche si stanno focalizzando molto verso questo, ormai usatissimo, modo di acquistare beni e servizi, creando parteship con startup che si occupano proprio di pagamenti digitali come SatiSpay, Hype, SKRILL, Paypal
I grandi marketplace poi stanno sviluppando sempre di più in “casa” i loro modi di pagamento digitale online, uno fra questo Amazon, ma anche Alibaba, Ebay e… i social network come Facebook e Instagram.
Ora possiamo pagare in negozio da cellulare
Quetsa modalità di pagamento ha registrato oltre 70 milioni di transizioni con circa 500 mila utenti attivi. I prospetti per il 2020 sono di 3,2 e 6,5 miliardi di euro. Questo ha portato ad effettuare acquisti ancora più velocemente evitando di portare con se carte di credito o contanti, in quanto molti negozi permettono ormai di pagare attraverso applicazioni interne agli smartphone, ecco perchè molte case costruttrici stanno implementando i loro software introducendo le app per gli acquista già di base sui loro apparecchi.
Esisteranno regole che gestiscono questo nuovo business miliardario?
Nel gennaio del 2018 è entrata in vigore una normativa proprio per regolamentare il tutto, la PSD2 sui pagamenti digitali nei paesi europei.
Queste regole servono per proteggere i consumatori quando pagano online, promuovendo lo sviluppo dei pagamenti in mobilità attraverso l’open banking.
In Italia siamo avanti o indietro rispetto a questa nuova era?
Purtroppo siamo parecchio indietro, rispetto ad altri paesi europei, al momento solo lo 0,7% delle spese annue delle famiglie italiane viene effettuato attraverso dispositivi elettronici, app ed internet sperando che nel giro di qualche anno la nostra popolazione si fiderà sempre di più, lasciandosi alle spalle false credene e paure legate al mondo informatico in generale e di conseguenza a livello di Digital Economy.
L’Italia non è esattamente al passo con i principali Paesi del mondo: nel bel paese si continua (nell’86% dei casi secondo un report di Ambrosetti) ad acquistare prodotti e servizi in contanti. Secondo il report l’Italia, a livello europeo, è una delle economie con la più alta quota di denaro contante in circolazione.
Un passo avanti contro la diffidenza in Italia
Si sa noi Italiani siamo diffidenti verso ciò che non è stato tramandato dai nostri avi, ma ciò che era ieri ormai è morto, nel mondo di oggi, quindi bisogna per molti vincere la diffidenza verso tutto ciò che è diverso ed in questo caso, vincere la diffidenza di modificare la tipologia di pagamento dal contante alla moneta digitale è la sfida che il settore del digital payments sta cercando di superare in questi anni.
Le generazioni cambiano
Per fortuna con l’avvento delle nuove generazioni che trainano quelle vecchie, gli italiani hanno iniziato a superare la sfiducia iniziale: secondo l’Osservatorio Mobile Payments&Commerce del Politecnico di Milano.